Bisognava alzare al cielo quella Coppa per la libertà e per la bellezza del calcio, non per compiacere i tiranni.

Oltre quell’immagine distorta di una nazione sorridente e felice, era tempo di mettere la palla al centro.

Delle debolezze umane, quella che mio padre odiava più di tutte era l’egoismo.

Perché ogni ristorante è un teatro, un luogo di spettacolo.

Ora posso dirlo, non è stato facile vivere e crescere a fianco di un fratello così.

 A noi basta guardarla per ricordare papà e quel suo piccolo inebriante trionfo.

Come Wally Gator, anche lui voleva evadere dal suo zoo, solo per un attimo, per diventare qualcun altro.

Ormai lo sappiamo, molti dei bambini nati negli anni Sessanta sono “figli di Ogino”.